La quercia come simbolo
Mettendoci alla ricerca di un simbolo che potesse sintetizzare le qualità che in questi anni ci siamo impegnati a perseguire, abbiamo pensato alla quercia, una pianta che rappresenta l’apertura, la costanza,l’impulso alla crescita.
Nella lingua latina il vocabolo “robur” significa sia forza, sia quercia. Le origini di queste piante maestose sono antichissime: è stata uno dei primi simboli elaborati dalla mente umana. Per il suo aspetto forte e maestoso e per la resistenza e durata del legno, fin dall’antichità, infatti, ha rappresentato il simbolo di forza, resistenza, perseveranza, lealtà, virtù eroica. Una corona di foglie di quercia con ghiande (corona civica) era data al soldato romano che avesse salvato la vita di un compagno in battaglia e con la stessa corona si adornavano i “viri” (uomini “veri”) che si erano distinti per speciali virtù civili.
Ha favorito in modo vitale l’evoluzione economica, geografica e culturale dell’umanità: rappresenterà per un paio di millenni la principale fonte energetica e materia prima indispensabile per ogni costruzione, comprese le resistenti imbarcazioni che circumnavigarono il globo. Le quercie sono flessibili, si adattano, si convertono, combinano, mischiano il dna, si ibridano. Una capacità di cambiare, di adattarsi che spiega la variabilità della specie e la loro diffusione nei climi più diversi.